Sistema magazzino con trasloelevatore

I sistemi di stoccaggio flessibili contribuiscono in modo determinante all'automazione dei processi produttivi. Nei magazzini a scaffalature verticali, le prestazioni dei trasloelevatori rivestono un ruolo di particolare importanza. Essi si occupano dello stoccaggio e del recupero in modo automatizzato di materiali, quali ad esempio lamiere e merci lunghe. Pertanto, la loro velocità e affidabilità sono determinanti per il rendimento generale e la disponibilità degli impianti.

Le nostre applicazioni di sensori consentono un funzionamento ottimale del trasloelevatore. Determinano i dati di posizione nel campo di corsa e di sollevamento e trasmettono otticamente i comandi di marcia e i dati di posizione al sistema di controllo. Inoltre, i nostri sensori si occupano del controllo comparto vani ed evitano lo slittamento dei materiali dallo scomparto. Questo permette di garantire un funzionamento sicuro e un'elevata disponibilità dell'impianto.

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[01] Posizionamento (lineare)
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Richiesta:
Il trasloelevatore o il dispositivo di sollevamento deve essere spostato di conseguenza, a seconda del pallet da raggiungere, in direzione X (asse di traslazione) o Y (asse di sollevamento).

Soluzione:
I compatti sistemi di posizionamento a codici a barre BPS 300i garantiscono un posizionamento preciso. Le interfacce per fieldbus, Industrial Ethernet così come per collegamenti SSI o seriali rendono l'integrazione nel controllore facile e flessibile. Altrettanto semplici sono la configurazione e la diagnostica dei dispositivi.

[02] Posizionamento (lineare)/ Trasmissione di dati
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Richiesta:
Il trasloelevatore o il dispositivo di sollevamento deve essere spostato di conseguenza in direzione X (asse di traslazione) o Y (asse di sollevamento). I comandi di marcia e i dati di posizione devono essere trasmessi otticamente al dispositivo di comando al fine di garantire un'elevata disponibilità di impianto.

Soluzione:
Per il posizionamento preciso trovano impiego i dispositivi laser di misura della distanza AMS 300i. Le fotocellule di trasmissione dati DDLS 500 funzionano senza offset e senza anomalie nelle immediate vicinanze dei dispositivi AMS 300i. Portate, interfacce e protocolli selezionabili assicurano soluzioni ottimali.

[03] Posizionamento preciso delle forche telescopiche su assi x e y
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Richiesta:
Una volta avvenuto il posizionamento approssimativo, per eseguire il posizionamento preciso delle forche telescopiche di un trasloelevatore in direzione orizzontale (X) e verticale (Y), vengono impiegati ulteriori sensori ottici.

Soluzione:
I sensori a fotocamera IPS 200i sono l'ideale per il posizionamento preciso delle forche telescopiche. Dimensioni minime, uso semplice e configurazione tramite il server web integrato: queste sono solo alcune delle caratteristiche distintive di questa serie. La trasmissione dei dati al controllore avviene mediante l'interfaccia Ethernet TCP/IP o PROFINET integrata. 

[04] Posizionamento preciso delle forche telescopiche sull'asse X
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Richiesta:
Prima del trasferimento di materiale, occorre verificare che il dispositivo di sollevamento sia posizionato correttamente davanti al luogo di stoccaggio sia in orizzontale che verticale (posizionamento preciso delle forche telescopiche). Questo andrebbe fatto mediante la rilevazione ottica del montante o del bordo della traversa.

Soluzione:
Le fotocellule a tasteggio con soppressione dello sfondo HT 46C assicurano il posizionamento del dispositivo di sollevamento. Riconoscono in modo sicuro più svariati tipi di profilo nonché superfici sia colorate che lucide. Grazie al percorso del raggio ottimizzato, i sensori lavorano con affidabilità anche in caso di colonne con fori.

[05] Controllo occupazione vani / Protezione push-through
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Richiesta:
Prima che un pallet o una cassetta possano essere stoccati in uno scomparto è necessario verificare che lo scomparto sia libero. Durante il prelievo è necessario controllare che, durante l'ingresso del braccio telescopico o della forca, il materiale immagazzinato non venga spinto nella direzione sbagliata.

Soluzione:
I sensori ODS 9, ODS / HT 10 e HT 110 riconoscono la cassetta grazie al laser focalizzato con portata fino a otto metri. In caso di varianti dei prodotti a commutazione, è possibile riconoscere il movimento della cassetta grazie alla finestra di commutazione.

[06] Controllo della presenza
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Richiesta:
Durante una movimentazione di materiale, occorre verificare la presenza ad esempio della cassetta con le lamiere. Soprattutto dopo il recupero dallo stoccaggio, occorre verificare che il dispositivo di sollevamento abbia prelevato completamente il materiale in modo da evitare collisioni e tempi morti.

Soluzione:
La serie 3 si contraddistingue, oltre che per le portate elevate e riserve di funzionamento aumentate, anche per la sua semplicità di maneggevolezza. Ciò significa che i dispositivi offrono un riconoscimento affidabile degli oggetti anche in caso di lamiere sottili. L'interfaccia IO-Link opzionale offre ulteriori vantaggi, come la messa in opera rapida e le funzioni diagnostiche.

[07] Controllo della sporgenza
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Richiesta:
Dopo aver caricato, ad esempio, una cassetta sul dispositivo di sollevamento, occorre verificare se la cassetta o il materiale mostrino delle sporgenze, che potrebbero causare una collisione. In questo caso, un sensore ottico deve monitorare una grande superficie del dispositivo di sollevamento e garantire un funzionamento affidabile.

Soluzione:
Le cortine fotoelettriche di intercettazione CSL 710 permettono di monitorare grandi superfici e convincono grazie alla semplicità di parametrizzazione e alle elevate riserve di funzionamento. Diversi materiali di fissaggio consentono un'integrazione ottimale. In alternativa sono disponibili le cortine fotoelettriche di misura CML 700i con interfaccia PROFINET o PROFIBUS integrata.

[08] Protezione di accesso su percorsi di trasporto
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Richiesta:
La protezione di accesso sui percorsi di trasporto deve impedire l'accesso di persone all'area pericolosa e, al contempo, consentire il passaggio del materiale trasportato.

Soluzione:
La funzione di muting inibisce il sensore di sicurezza in maniera controllata per consentire il passaggio del materiale trasportato. Questa funzione è già integrata nelle barriere fotoelettriche multiraggio di sicurezza MLD 500 e nelle cortine fotoelettriche di sicurezza MLC 500. L'interfaccia di muting MSI-MD-FB e il sistema di controllo di sicurezza MSI 400 offrono un comando di muting esterno.